Lettori fissi

domenica 27 marzo 2011

LE SCUSE: NON SO QUELLO CHE VOGLIO

Ringraziando chi mi ha mandato le sue storie...
Cominciamo con la famosa scusa: NON SO QUELLO CHE VOGLIO, quindi ti lascio, quindi non mi interessa stare con te, quindi ciao, addio, a presto, anzi, forse magari ci vediamo, ma di meno.
Sono convinta che tutti sappiano sempre quello che vogliono, solo che a volte è molto scomodo dirlo, a volte forse è meglio sentirsi dire: non lo so cosa voglio, piuttosto che:
GUARDA, A ME INTERESSAVA GIUSTO UNA SERATINA...
GUARDA, SEI TANTO SIMPATICO, MA A LETTO SEI UNA FRANA E IO CERCAVO UN ROCCO DEI POVERI
GUARDA, A LEI SEI DIO, MA NON SO PROPRIO DI COSA PARLARE CON TE
GUARDA, NE HO TROVATO UNO PIU' BELLO
GUARDA, PUZZI!
Si insomma, quante volte avete usato la scusa del: SONO INDECISO/A per non dire chiaramente le ragioni per cui mandavate a rotoli una relazione? E quanto avreste davvero preferito sentirvi dire la verità?
Perchè a volte meglio non sapere no? Dicono che i rapporti devono essere sinceri e cristallini per durare...
L'uomo lasciato per un motivo stupido?
Un tizio che alla terza uscita mi ha portata a cena in un ristorante extra lusso, bellissimo, nel quale però proprio sembrava un pesce fuor d'acqua... dieci minuti e mi era passata tutta la poesia.
SCUSA G, GUARDA, SEI SIMPATICISSIMO, BELLO ANCHE, MA ADESSO PROPRIO, A COSI' POCO DALLA SEPARAZIONE, LE BAMBINE, E POI... E POI MICA LO SO COSA VOGLIO.

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